Carissime e carissimi tutti, vogliamo innanzitutto elevare a Dio la nostra lode per l’elezione di papa Leone XIV. Lo Spirito Santo lo guidi e accompagni nel suo impegnativo ministero petrino nei prossimi anni. Desideriamo anche ringraziare il Signore per il dono di papa Francesco: il Signore gli accordi la vita eterna per la sua fedeltà a Cristo e al Vangelo in tanti anni di servizio alla Chiesa.

Siamo anche nel mese dedicato a Maria e ne avvertiamo tutta la gioia e la contempliamo per la festa di colori che ci dona la primavera, con cui il Divino Artista ha dipinto tutto il Creato. Essi riflettono la bellezza e la creatività di Dio e sanno diventare musica e incanto per tutti noi! Un’esperienza sempre unica, luminosa, toccante; un fascino senza fine che, quando arriva ad investirci, sa inebriare d’amore per Lui che ci educa a rientrare in noi stessi per accogliere ed amare quanto Egli ha pensato e fatto per noi. Non basta questo perché bisogna anche elevare il nostro animo a Lui, affinché tutto diventi un gioioso canto di offerta che trasformi la nostra interiorità in pienezza d’amore per la Chiesa e per il mondo!

Mie carissime Anime Riparatrici che il Signore ama, vorrei chiamarvi tutte e ripetere il vostro nome con tenerezza, accoglienza pura e grata per quello che siete e che fate; vorrei farvi sentire tutto l’affetto fraterno che nutro per voi, in Cristo Gesù che ci ha riuniti in questo cenacolo virtuale, ma sempre vivo e ardente per ogni figlio di Dio!

Abbracciamo l’umanità divisa e lontana perché l’Altissimo non ha abbandonato il mondo, non è indifferente, ma ci ha amati fino al dono del Suo unico Figlio per tutti noi!

Sento che possiamo diventare una “fraternità missionaria” per la Chiesa e per un mondo così scarso di fede e di valori. Ma perché ci siano frutti abbondanti occorre metterci in sintonia con tutte le fatiche dell’umanità, farle nostre e offrirle continuamente al Signore perché tutti possano incontrare l’Acqua Viva dello Spirito, la sola che può donare vivida Luce e soluzioni diverse ad ogni problema umano!

Bello è metterci davanti a Dio per tutti e in nome di tutti… solo così la carità potrà raggiungere il Cielo e farlo riavvicinare alla terra per elevare e purificare ciascuno di noi.

La riparazione ci abilita a vivere una vita donata, ma bisogna diventare persone universali, magnanime, aperte a tutti e a cui sta a cuore il bene di ogni singola persona!  

Con tenerezza e fiducia vi scrivo queste cose perché non solo conto su di voi, ma sento che mi capite. E allora a voi Sacerdoti, Religiosi e Religiose, semplici e ardenti fedeli laici, chiamati da Dio alla scuola del Verbo per rendere più bella e più viva la Chiesa a favore dei Suoi figli, a voi rivolgo l’invito, l’esortazione che ripeto prima di tutto a me stessa: urge essere dono perché tutti possano conquistare il Regno!

Abbracciamo maternamente l’umanità ferita e continuiamo il nostro bacio per terra come atto di penitenza e di riconciliazione fra Cielo e terra! È il nostro atto di umiltà che ci impegna ad implorare Dio per la nostra Italia e per il mondo intero! È solo un modesto, quanto piccolo gesto che vuole riconsegnare la terra al Padre perché la rinnovi, la benedica, la renda come Lui l’ha sognata! Questo piccolo segno in nome di tutti, se è fatto con fede e amore, può assumere un significato enorme perché, per quanto insignificante possa sembrare, rimane un gesto che, nell’economia della Grazia, ci rende coscienti che il Signore sempre perdona, sempre ci aiuta nelle nostre vicende e sempre ci offre misericordia! Anzi: “Il Signore è costretto a benedire la terra per questo tuo atto che compi su di essa!”. Impariamo anche a ricorrere in ogni occasione alla nostra bella preghiera che chiede “pietà” a Dio per il mondo: