PROGETTO ANIME RIPARATRICI
Suor Lina (Michelina) Iannuzzi
Cellulare: 333 95 31 599 dalle ore 9 alle 12 e dalle 20 alle 22
Sito ufficiale Atto d’Amore: www.preghiamoperilmondo.org
E-mail: preghiamoperilmondo@yahoo.it suorlina@preghiamoperilmondo.org

FEBBRAIO 2025
IL CANTO DEL SASSO E IL SUO LINGUAGGIO TEOLOGICO NELLA MIA FRAGILITÀ E PICCOLEZZA!
Carissima famiglia, Anime Riparatrici vogliamo chiamarci, ma mendicanti di amore vogliamo essere per la gloria di Dio e per implorare “Pietà” per tutta la famiglia umana, attraverso la nostra bellissima preghiera:
Mio Dio, Ti amo!
Abbi pietà di noi e del mondo intero!
Vogliamo andare a Lui così come anfore vuote, perché Dio ci possa colmare di tutto quello che a noi manca per poterlo trasmettere e donare a chi incontriamo, perché ogni dono ricevuto dall’Altissimo non è mai una cosa tutta nostra, come un tesoro da nascondere, ma appartiene a tutti ed è da mettere sul piatto dell’altro! Sono fermamente convinta che ogni Dono di Dio porta sempre con sè l’urgenza di passarlo, di farlo assaporare… Infatti: “Gustate e vedete come è buono il Signore” (Sal 34,9).
Così è per la preghiera, per la carità, per la compassione e, nel mio caso, vedere la presenza di Dio nel creato. Tutte le volte che l’avverto, essa è palpito che avvolge e la semplice boccata d’aria diventa una lieve carezza dello Spirito che dà vita. Certo è un Dono e Dio solo conosce con quale misura vorrei amare e pregare il Datore di questo Dono!
La carità di Dio irrompe intorno a noi con gli alberi carichi di frutti, con la ricchezza del mare, della terra, del sole… esplode la Sua Bellezza nei prati variopinti di fiori, nelle cascate, nei filari delle vigne, dove i pampini sembra che proteggano i gustosi grappoli d’uva! C’è un ordine intorno a noi che porta alla preghiera, al ricordo di Dio, all’Amore per Dio che ci dona la vita per farla diventare una liturgia di lode al Padre, che tutto ha creato per il bene dell’uomo!
Il nostro Dio è vivo e vera è la Sua presenza nelle cose di sempre! Egli palpita nel soffio del vento, vibra nel canto degli uccelli, nell’aurora che annuncia il giorno e per Suor Lina il Signore brilla ed è vivo e presente anche nella banalità di un sasso!
Mio Dio, sono un’innamorata di Te, un’innamorata del creato e come ogni innamorato, amo dare spazio al canto, alla musica che Tu, Signore, ci poni dentro!
Il sasso ha sempre avuto ai miei occhi il suo incanto. Infatti, in montagna, quando noi Suore facevamo il periodo di vacanza a Valpiana, era per me un pensiero prorompente perché tutto mi parlava di Dio e la Sua presenza arrivava a me diventando quasi tangibile! Un bel giorno mi dissi: “Vorrei scoprire il linguaggio del sasso con il suo valore teologico” e iniziai a scrivere qualcosa che mi afferrava dentro, mi dava emozioni, piangevo di riconoscenza verso il Signore che sapeva rendermi un tutt’uno con Lui! Così nacque il mio ”Canto del sasso”. Tuttavia, non avevo assolutamente la certezza che fosse un dono o una cosa bella che a me il Signore stava donando, anzi, temevo di dire delle idiozie e quando finalmente presi la decisione di farlo leggere a Padre Andreoli, un Gesuita, mio direttore spirituale dell’epoca, mi aspettavo fulmini e saette, ma non fu così, perché dopo una lunga pausa, lui seppe dirmi con il suo tono autoritario e paterno: “Vai avanti!”. Non ci fu nessun complimento o commento, ma solo la sua spinta ad andare avanti a servire il Signore! Mi rendo conto che sto dando dei cenni biografici, ma è bello rendervi partecipi degli anni in cui il buon Dio ha maturato in me questa miniera della Sua presenza in tutte le cose create.
Scrissi sul sasso nel lontano 1979, ma quasi per tutta la vita, fui abitata da questo canto che tanto mi apriva a Dio! Direi che sin dai primi albori della mia adolescenza, il Signore mi fece dono di questa meraviglia che venne a prendere dimora nel mio habitat interiore! Dopo un lungo periodo di tenebre, in cui incomprensione e disprezzo si facevano largo alla grande, mi trovai con questo canto che ancora più fortemente bussava alla mia interiorità. Ecco, vi passo quanto venne fuori dalla mia povera penna in un mattino in cui queste parole divennero per me perla preziosa e al tempo stesso, musica e canto!
Osservo da sempre il sasso e tutto le volte che lo guardo ricevo il dono di mettermi in ascolto, perché ogni volta ha qualcosa da dirmi da parte del Signore. La sua presenza è capace di ammonirmi e dal suo linguaggio chiaramente capto: “Rimani al tuo posto e con quello che sei, ama, spendi la tua vita ad amare! Sii disponibile… lasciati prendere da chi ha bisogno di te… costruisci l’edificio dell’amore riparando! Lasciati scaldare dal Sole Divino e quando sarai ben calda, accendi, tra mani capaci, scintille di amore”. E ancora, quasi come un sussurro d’amore mi arrivavano al cuore queste parole: “Lasciati bagnare e lavare dall’acqua della Grazia! Lasciati asciugare dall’aria… dal vento dello Spirito… dal sole dell’Amore! Lascia che la Luce brilli su di te, nella tua nudità, perché lei sola sarà capace di farti tornare a splendere, lei sola sarà capace di donarti un linguaggio, il linguaggio di una Presenza viva e palpitante per chi la sa cogliere, (o mio Creatore, presente anche nel sasso!)”.
Nel sasso… della cui presenza è piena la terra, riscontro la Divina Presenza Immortale. Il sasso, sempre apparentemente inutile ed estraneo alle nostre vite, divenne per me, da sempre, meraviglia dei miei occhi, dei miei pensieri, del mio stesso amore! Un sasso… bello e diverso come ogni creatura! A volte brilla, ma sempre mi dice: “Sii forte, soprattutto quando ti calpestano; cingiti di durezza, quando avverti in te la tendenza ad essere contagiata dalle cose umane… levati pronta e disponibile allo straripare dell’acqua della Grazia… ad ogni moto dell’Amore!”.
Il sasso…! Creatura del mio Dio, anche tu sai dirmi con la voce del Creatore: “Ci sono e ti amo!”. E ancora il tuo linguaggio mi penetra per dirmi: “Quieto m’immergo nell’impasto di terra dove Tu, Signore, semini la vita!”.
Un sasso… ultima cosa di ogni cosa terrena, eppure presenza gradita tu sei, perla preziosa ai miei occhi diventi, anche se scomodo ai miei passi rimani!
Un sasso! Sempre giovane, (finchè non se ne appropria un torrente che battendolo con la sua acqua riesce a corroderlo…). Un sasso, amore del mio Dio, sempre bello con la sua purezza immortale, sempre se stesso… pronto eternamente a tutte le correnti dell’Amore! Esso è così com’è: veritiero! Nessuna mano può mai trasformarlo: esso sa essere, migliore di me, perché rimane fedele a ciò che il Signore ha fatto di lui!
O presenza del mio Dio, immutabile ed eterna anche nel sasso che incontro; semplicità decorosa di divina Epifania per me, io t’amo!
E mi dici sempre più forte: “Rimani come sei,
sii ciò che devi essere ossia, ciò che sei e nulla più!”
Incontrarti, mio Signore, è come sentirmi dire: “Effatà”, “Apriti”, al senso di Dio, al respiro di Dio nelle cose. Apriti all’annuncio di Dio nel creato e annuncia la Sua Presenza nelle Sue Meraviglie. Apriti a Me che ti amo, dammi anime che riparano e dirò anche a te: “Pasci le mie pecorelle…” Sì, Signore, aprimi al Dono ricevuto, perché sia di tutti, gustato da tutti e alla Chiesa e al mondo non manchi alcun dono di Grazia.”
Sento, Signore, la pienezza del Tuo Amore che m’invade… e, mostrandomi il creato, qualcosa mi spinge a buttare sulla carta quell’amore e quella meraviglia
che Tu generi in me.
A Te vengo, Signore e Tu aprimi al Tuo calore, alla Tua stretta di Padre, alla Tua verità che cammina nei secoli. Aprimi alla Tua tenerezza, ai Tuoi prodigi compiuti in me
e intorno a me! Aprimi al Tuo Amore e che io possa
darTi tutto quello che attendi da me!
O Presenza, grembo e pace di Dio nel creato, dona all’umanità smarrita di conoscere Te e il Figlio Tuo!
Incontrare la Tua Presenza nel creato è come se il Tuo dardo d’Amore mi colpisse, mi riempie di amore e di riconoscenza verso Te che nel creato mi hai donato la Tua lunga “Lettera d’amore”. E parli alla mia povertà e alla mia nullità… M’investi, mi affascini, mi domini senza mai violare la mia libertà, ma proprio perché mi lasci libera Ti rincorro e mi fermo ad osservarTi qua e là. OsservarTi è la mia passione, la mia vocazione che mi porto dentro da sempre!
Ti osservavo nelle gemme, nei primissimi germogli… Quando parlavo ai bambini e Ti facevo scoprire da loro nelle bellezze del creato, sentivo che questa vocazione Ti era molto gradita. I bimbi si aprivano alla Tua bellezza, ma non tutti gli adulti potevano capire e io mi chiudevo nel silenzio del raccoglimento ad amarTi, o Signore della vita che Ti donavi a me e mi aprivi a Te!
Ti osservo, Signore e Ti amo nelle piccole foglioline che spuntano per dirci: “È qui il Signore con le Sue stupende meraviglie!”. Così in ogni primavera che esplode fiammeggiante di vita e di colori, tutto diventa un inno che canta all’esistenza del Dio fedele e giusto che fa piovere e splendere il sole su buoni e sui meno buoni.
Presenza di Dio nell’alito del vento, nel fruscio delle fronde che sa aprire il cuore ad un canto d’amore liberante! Così il piccolo sasso che cade dalla montagna, sa parlarmi di un movimento d’amore soave e sublime che sa mettermi alla Presenza di Dio e in adorazione di Lui e della Sua gloria.
Anche il filo di paglia, leggero e disuguale, portato e ammucchiato dal vento, sia pure “pula che il vento disperde” (Salmo 1,4) sempre ha parlato al mio cuore di bimba, di adolescente, di adulta!
La paglia! Per lungo tempo giovane, fresca, lucida capace di dirci: “Rimani come sei e nulla più!” E questo suo umile linguaggio, il Signore lo dona, perché io sappia essere solo quella che sono e niente più!
Dio, Presenza che parla! Così la stagione primaverile mi giunge come festa nuziale, tanto simile ad una danza d’amore, che sa essere annuncio Pasquale! E con la natura che risorge, tutto si mette in festa per dirci: “Risorto è il Signore!”. Dovunque c’è un palpito di vita, lì troviamo il buon Dio e se sappiamo percepirlo, è un fascino senza fine che sa donare amore al nostro Dio Creatore…
O divina Presenza! Donaci, Signore, un cuore capace di raggiungerTi in ogni cosa creata, inventata per noi perché impariamo a riconoscerTi e a venire a Te, o Implacabile Amore dell’anima mia: dammi da bere… Dammi la Tua acqua, perché io canti senza fine i Tuoi prodigi e il Tuo Amore per tutti noi. Signore, gioia dei miei pensieri, di tutto il mio cercarTi, Tua è la creazione e a me, povera pagliuzza, la doni!
“Anche di notte il mio cuore mi istruisce…” (Salmo 16,7). A volte in prossimità dell’alba, il cinguettio esitante degli uccelli annuncia il giorno… Ed è un risveglio e un richiamo a rivolgerci a Dio e ad innalzare a Lui tutto ciò che ci sta offrendo in quel determinato nuovo mattino! Così possiamo aprire il cuore al “nuovo giorno” mentre occorre spalancare con l’anima, la finestra dell’amore al Dono di Dio e a tutta la famiglia umana.
SÌ, SIGNORE, PRESENZA CHE PARLA TU SEI, perché ogni cosa fa memoria di Te, presenta Te, è dialogo e legame con Te; è comunione che immerge in Te, o Dio d’Infinito Amore! La Tua Presenza, Signore, squarcia le notti più buie e le nubi più oscure che si addensano per irrorare la terra!
E qui, Suor Lina vi dice: Amiamo, il Signore, nelle rondini che garriscono, nelle note musicali che giungono da lontano, nel suono dell’orologio che scandisce il tempo per dirci: “Ama il Momento Presente, donagli attenzione, amore, capacità di dono per la Chiesa e per i fratelli!”.
O Dio, d’Infinita Presenza, nel percorso del tempo solare e sublime, in ogni fonte e in ogni valle, su ogni monte e nella grande pianura, Tu, sei lì, mio Signore, e SEI GRANDE PRESENZA!
Seme e flusso d’amore Tu sei nella natura e nell’universo, così la terra diventa un altare d’imprevedibile liturgia e un coro senza fine s’innalza a Te, attraverso il cuore che ama e che Tu, Grande Dio, hai reso capace di contemplarTi.
O DIVINA PRESENZA! Brace e rugiada dei miei giorni… Grembo di ogni cosa… Tu abiti in me e intorno a me: Ti vedo…Ti ascolto…Ti amo. Da sempre mi parli, o Divina Presenza, sei un Dono che non devo assolutamente nascondere o mettere da parte, perché anche altri sappiano trovarTi… vederTi… amarTi… ascoltarTi!
Suor Lina Iannuzzi