L’ACCOGLIENZA: LO STILE DI VITA DI GESÙ! – Quaresima 2017

PROGETTO ANIME RIPARATRICI

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi

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Quaresima 2017

L’ACCOGLIENZA: LO STILE DI VITA DI GESÙ!

CARISSIME ANIME RIPARATRICI

Oggi si sente tanto parlare di accoglienza. Vorrei proprio soffermarmi su quest’argomento, per far scaturire in noi la gioia dell’accogliere che contribuisce a far maturare la “familiarità”.

Alla base dell’accoglienza, come vedremo più avanti, dev’esserci l’amore, che non è solo il dare o il fare qualcosa per qualcuno, ma è quel sentirci parte dell’altro che si svela attraverso il nostro sguardo, il nostro tono di voce, il nostro modo di porgerci, perché con tutta la forza dell’anima vogliamo gridare a chi si trova in difficoltà:
– “Tu sei prezioso, tu sei unico, sei importante, tu sei capolavoro di Dio!” –

È l’atteggiamento che troviamo nello stile di Gesù: Egli accoglie, guarisce, consola! OsserviamoLo nella Sua accoglienza verso i peccatori, i bambini, le folle, i malati… Gesù e l’adultera: (Gv 8,1-11), Gesù con Zaccheo, (Lc 19,1-10) Gesù e la Samaritana… (Gv 4,1-26). Non lo sentiamo mai condannare, ma è sempre capace di accogliere, perdonare, amare… LUI, l’AMORE INFINITO che sfama le folle, che guarisce, che risuscita i morti! Lui il grande promotore dell’uomo che venendoci accanto ci sostiene, ci rafforza e ci spinge più avanti!

Gesù, Signore nostro, quanta lezione di vita
e di amore troviamo nei Tuoi gesti, nella Tua
Parola,nel Tuo operare di Figlio di Dio!
Tu solo, Signore, sei ricco di compassione
verso chiunque sta versando lacrime di dolore!
Vieni, Signore, ad asciugare le lacrime
di chi sta soffrendo in mezzo a noi:
Ti raccomandiamo i nostri fratelli dell’Italia
centrale costretti da calamità naturali a vivere
il drammadella povertà,del distacco, dell’indigenza!
Dona loro speranza, benessere fisico e spirituale;
fa che insieme a loro possiamo rinsaldare la nostra
fede,fortificare la nostra solidarietà e continuare
il nostro cammino con Te che Sei Provvidenza
e Padre di tutti i viventi!

Carissime Anime Riparatrici, il Signore ci chiama ad amare con viscere di misericordia, ma perché si realizzi il clima di famiglia e di fratellanza in noi e verso i nostri fratelli, è necessario creare accoglienza, comunione, solidarietà: sentire nel profondo di noi stessi che siamo fratelli e perciò disponibili a comprendere, a fare posto all’altro, senza sentirci mai sazi di essere strumenti che recano gioia a quanti sono nel bisogno e nella difficoltà.

La parola del Papa ci esorta continuamente a sensibilizzarci e a sensibilizzare per uscire dal torpore, dall’inerzia, dal disinteresse che rende inattivi di fronte alla sofferenza dei nostri fratelli!

L’accoglienza… richiede di chinarsi sui propri fratelli; saper tendere loro la mano senza calcoli, senza timori; saper stabilire relazioni umane con chi ha bisogno, legami di solidarietà, di disponibilità, perché nei poveri c’è il figlio di Dio, Gesù! Infatti “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me!” (Mt 25,40). I poveri dovrebbero diventare i nostri maestri privilegiati, perché possono farci conoscere l’esperienza della tenerezza di Dio che ama tutti e si prende cura di ciascuno!

In quest’orizzonte vorrei incoraggiare a riscoprire e valorizzare quei gesti semplici del quotidiano che ci rendono capaci di accoglienza in uno stile di testimonianza cristiana, che fa di ciascuno di noi una persona amabile, un soggetto unico, insostituibile!

Sono i gesti dell’accoglienza che esprimiamo quando apriamo la porta ai compagni di scuola dei nostri figli; quando ci offriamo per aiutare qualche nostro vicino, quando premurosamente porgiamo la mano per aiutare qualcuno che porta borse pesanti! Piccoli, poveri gesti che ci rendono compagni di viaggio nel cammino del nostro prossimo.

Non sono certamente gesti speciali o straordinari, ma proprio perché inseriti nell’ordinarietà del nostro vissuto, ecco che meritano di essere rilevati per il valore educativo che hanno e per la testimonianza cristiana che sanno trasmettere.

Come si sta bene quando, nelle nostre giornate, ci rendiamo utili… quale gioia sfocia dentro di noi quando compiamo un atto buono! Chiediamo al Signore di metterci nel cuore il dono dell’accoglienza, la capacità di fare nostro il disagio altrui.

Possa l’immensa Bontà di Dio rendere ogni atto d’amore fecondo e gratificante per il fratello che lo riceve!

Il valore della semplice accoglienza umana è un’esperienza che non solo valorizza la nostra vita, ma è indispensabile per la crescita integrale della persona. 

Essa può generare in chi la riceve un flusso nuovo nell’anima, un ampio respiro capace di suscitare e accendere un nuovo entusiasmo che può cambiare e cambiarci la vita! 

In questo modo riesco a vedere l’accoglienza, carissime Anime Riparatrici, amate e volute da Dio, ma dobbiamo saperla tradurre anche quando siamo a contatto con i figli, in cattedra, nella catechesi, in famiglia, sul lavoro o con i giovani che ci seguono, perché dovunque, nel cuore dell’uomo, c’è bisogno di accoglienza, c’è la necessità della passione per l’uomo che porta ogni giorno a reinventare l’amore, l’amicizia, gli affetti per stare bene con noi stessi e per la gloria di Dio Padre!

Tutti abbiamo una missione da compiere su questa terra ed è bello riconoscere che siamo stati marcati dal Fuoco dello Spirito per benedire e aiutare, soccorrere e sorreggere, amare e liberare!

Insegnaci, Gesù, a essere convincenti, essenziali,
autentici nell’amore per Te e per il nostro prossimo
con cui è doveroso dividere i beni che ci vengono
dal Tuo Amore. Vogliamo essere in sintonia con questo
nostro tempo che ci chiama fortemente a vivere gesti
concreti di carità e di solidarietà.
Aiutaci a rilevare tutta la bellezza del Tuo Vangelo,
la forza delle beatitudini (Mt 5,1-12) che ci avvolge
e ci fa innamorare!
Sono parole altissime perché riaccendono il desiderio
di un mondo fatto di bontà e di sincerità, un mondo
che possa conoscere finalmente la giustizia e la non
violenza, perché le Beatitudini sono possibili,
anche oggi… Esse non sono affatto un’utopia…
Hanno saputo conquistarci pienamente,
anche se a volte le sentiamo difficili
per quello che viviamo nell’ora della prova!
Spesso la loro armonia è là e risuona amica, solidale,
perché non stabiliscono regole, ma propongono solo
la bellissima e stupenda notizia:
Dio regala vita a chi manifesta amore!

PROPOSITI

Impegniamoci a entrare in questa Quaresima come poveri peccatori, chiedendo perdono per gli obiettivi mancati, per le beatitudini tradite, per il bene non realizzato oppure fatto con mancanza di amore! Signore, pietà per il nostro tempo rubato al Tuo Amore e alla Tua gloria!

In questo tempo santo, cerchiamo di fare ogni cosa per il Signore, per la Sua gloria e in riparazione del male che c’è nel mondo. Ripetiamo il nostro gesto di baciare per terra, ripetiamolo mattina e sera e la terra che ci è stata donata, possa essere benedetta dal Suo Eterno Amore!

Facciamo in modo che la nostra preghiera sia fasciata di silenzio, di quell’intensità che ci mette alla presenza di Dio. Ma, attenzione, cerchiamo di renderci pronti e disponibili alla necessità di chi ci vive accanto, perché la fede ha il suo compimento solo nel generare la carità!
Chiediamo al Signore di renderci custodi di comunione… di fraternità, custodi dello stupore che i primi cristiani suscitavano per l’amore vicendevole tra di loro: “Guardate come si amano…!” si diceva di loro, perché l’amore altro non è che accogliere il fratello; non solo il simpatico o l’amico che ricambia, ma tutti coloro che vivono nelle loro povertà, nel loro bisogno di aiuto, di dignità, di amore, di perdono, di risurrezione! Già l’Antico Testamento diceva: “Lo straniero che dimora fra voi lo tratterete come chi è nato tra voi!” (Lev 19,34).

Impegniamo la nostra anima a recitare, a celebrare la preghiera che congiunge il cielo alla terra, l’Atto d’Amore che chiede pietà a Dio per il mondo: Mio Dio, Ti amo! Abbi pietà di noi e del mondo intero! 

Facciamo in modo che questa preghiera diventi il nostro respiro, la nostra gioia che ci accomuna ai fratelli e ci fa pregare per tutto il mondo!
Il Signore ci invita a una preghiera incessante… Ci indica la via, la sorgente per una terra nuova, dove si abbraccia l’umanità e si invoca perdono e pietà sul mondo intero! Così che le proprie “mura” diventino pace per noi e il volto di Dio possa splendere luminoso e bello per tutti, perché ogni uomo, con l’incarnazione del Verbo, è diventato nostro fratello!
Sento tutta la dolcezza e l’urgenza di questa preghiera che farà riversare sul mondo la Sua Eterna Misericordia!

Suor Lina Iannuzzi