ESSERE VIVI NELLA CHIESA! – Maggio 2016

PROGETTO ANIME RIPARATRICI

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi

Cellulare: 333 95 31 599 dalle ore 9 alle 12 e dalle 20 alle 22

Sito ufficiale Atto d’Amore: www.preghiamoperilmondo.org

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MAGGIO 2016

VIVI NELLA CHIESA DI DIO!

A tutti voi, amatissime anime che amate il Signore, il mio abbraccio e la mia preghiera costante! È sempre una purissima gioia intrattenermi con voi, perché siete anime speciali, siete anime che non hanno fatto fatica a capire la Riparazione, perché i vostri cuori sono stati aperti e resi disponibili dall’Amore del Padre. Il mio intimo esulta e mi dona la felice certezza: voi siete la gioia di Cristo, voi il sorriso di Dio, voi l’amore di Cristo che benedice le nostre piccole realtà per innalzarle a un più puro amore per Dio e per le anime.

Come gli Apostoli ci portiamo dentro un seme di fuoco che è lo Spirito del Signore! Tante sono le fiammelle nel mondo, ma il nemico le combatte… Occorre invocare la Mater Purissima, perché rimanga viva la fiamma che lo Spirito ha acceso in noi con il nostro Battesimo. Nel nostro mondo amaro e deluso chiediamo al Signore di renderci vivi nella Sua Chiesa con la preghiera, le opere di carità, la vita austera voluta e amata per arginare il male così largamente diffuso nel mondo!

Per essere vivi non basta rimanere raccolti nel Cenacolo, occorre andare per donare una presenza operosa, efficace, capace di ravvivare le coscienze e ridonare la gioia di vivere a chi l’ha perduta!

Amo molto questo tema: essere vivi nella Chiesa; ma quando riusciamo ad esserlo per davvero? Penso che possiamo riuscirci solo se ci impegniamo a fare continuamente il bene, a donare un aiuto prettamente disinteressato, ad adoperarci perché l’amore sia sempre e comunque l’unica traiettoria del nostro quotidiano! 

Bello è credere che possiamo diventare vivi nella Chiesa, anche con la preghiera dell’Atto d’Amore che fa’, di chi la prega, una forza vitale, perché ci dona amore, ripara il peccato e mette nel cuore il gusto della fraternità. Sento questa preghiera rifulgere come un’aurora che sta per donarci un giorno nuovo… Essa è preghiera che ci mantiene desti, perché riaccende nel cuore che ama la fiaccola della nostra “cattolicità”, cioè di quel carattere universale della nostra fede che spinge a sentirci madri e padri di tutti gli uomini! 

Anche noi come gli Apostoli possiamo dire: “Non abbiamo né oro, né argento, ma possiamo implorare il Padre, perché di questo nostro mondo abbia pietà!”. Con questo grido nel cuore, “Mio Dio, Ti amo! Abbi pietà di noi e del mondo intero!”, sono certa che possiamo imparare a essere vivi, attenti, premurosi, protesi verso gli altri per diventare il sogno di Gesù: “Che tutti siano una cosa sola!” (Gv 17,20-26).

È urgente rimanere vivi nella Chiesa, perché c’è bisogno di radicalità, c’è bisogno di essere quello che il Signore ha sognato per ciascuno di noi, c’è bisogno di rispondere con fede e amore alle attese e alle iniziative di Dio e quindi, con l’aiuto di Maria e dei Santi che intercedono per noi, diventare dono per la famiglia umana, essere amore che invoca sui buoni e sui meno buoni la Misericordia del Padre, perché è tempo di comunione, è tempo di sentirci fratelli, è tempo di essere convinti che dove altri non fanno, possiamo sempre cominciare noi!

Spesso non siamo consapevoli che il Signore, a volte, ci fa entrare nella danza della comunione e della fraternità! Egli sa fare di noi del pane spezzato per gli altri, ricchi solo di un forte desiderio di bene per tutti! È così che il Signore riaccende l’anima, la fa diventare viva e ogni sua decisione parte da una volontà illuminata dallo Spirito, che progetta e insegue il sogno di Dio su se stessa. 

Chiediamo al Signore di aiutarci a capire che essere vivi nella Sua Chiesa è un dovere, è un compito bellissimo, è una vocazione che porta a far fermentare la massa! Con la Grazia, anzi aderendo alla Grazia, arriveremo a comprendere che anche questo è un puro Dono di Dio che ci viene dato in sovrappiù. Allora sentiremo come rivolta solo a noi la parola dei Profeti e quella di Gesù che interpella e scuote le coscienze: – Che cosa fai lì? Sorgi, vestiti di luce, perché tu non sia dove c’è pianto e stridor di denti! – È l’invito divino, è la parola dei Profeti che chiama, addestra e porta a fare meglio e di più per il Regno di Dio!

Vivi nella Chiesa, con il vegliare sul presente (vedi la parabola delle dieci vergini in Mt 23,1) che non ci dona un sonno tranquillo, per cui bisogna rimanere attenti a non piegare mai le braccia, perché per natura siamo fortemente portati all’apatia, al lasciarci andare a una spiritualità dal passo stanco, le cui aspirazioni vengono appiattite dalle tante banalità di ogni giorno!

E allora, Signore, donaci una fede forte, vera, combattiva; donaci di sentire l’urgenza di essere tempio del Dio vivente, dove lo Spirito agisce, geme, opera, conforta! Donaci di entrare in una dimensione di vita divina dove
lo stile è la solidarietà e l’amore, è la sollecitudine,
è il rispetto con la gioiosa armonia!
Fa’, o Signore, che in noi subentri l’anelito di piacere
a Te con slancio e fedeltà; siano i nostri giorni sempre orientati a un di più di dono e amore a Te per le anime.

La Chiesa una, santa, cattolica… ma ha bisogno di anime vive! È il lieto motivo che mi dona note di amore per il mondo! È il canto che può donare a tutti uno stile di vita che dia senso e sapore ai nostri giorni, perché mette nel cuore e nella volontà la ricerca di piacere a Dio soltanto. Piacere a Dio dovrebbe essere la nostra aspirazione, la nostra ricerca costante, per poi puntare al gioiello di qualche penitenza, come fonte e strumento di purificazione, di espiazione, che sa mantenerci vivi nel Regno e per il Regno!

Saremo vivi nella Chiesa se riusciamo a inventarci cammini di preghiera che sgorgano da un cuore innamorato, innamorato di Dio, che sa fare di noi delle anime amanti, delle anime di preghiera, una preghiera filiale e diffusa che porta ad entrare in un rapporto di comunione con la Trinità.

Chiediamo a Maria, in questo mese a lei dedicato, che ci aiuti a costruirci sulla roccia dell’orazione, dell’austerità, dell’amore per Dio e per le anime. Invochiamo il nostro Redentore perché peccatori noi siamo… Abbiamo bisogno che il Figlio di Dio ci rivesta dei Suoi meriti e faccia di noi quelle lampade sempre accese che in Lui e per Lui emanino luce e sappiano entusiasmare con il fuoco della carità! Voglia lo Spirito di Dio, nel nome del martirio di Cristo, dare un volto nuovo alla Chiesa e al mondo!
Cerchiamo di avere uno stile di vita austero verso noi stessi, come aiuto alla custodia del cuore e dei nostri pensieri. Maria, educatrice dei Santi, ci porti ad amare la rinuncia, il sacrificio per amore, il nascondimento, le vittorie su noi stessi, di cui abbiamo sempre un’enorme bisogno!

PROPOSITI:

1 Cerchiamo di amare non solo nell’ambito della famiglia, dell’amicizia, ma cerchiamo di farlo anche quando l’amico o la persona di famiglia in cui abbiamo creduto, improvvisamente ci si rivolta contro! È difficile, ma è possibile se entriamo nell’ordine della Grazia e della gratuità di Dio! È Gesù che ce lo insegna: “Amate i vostri nemici…”.

2 Impariamo la fedeltà e la coerenza nelle piccole cose di ogni giorno: facciamo tutto con amore, con distacco… evitando il protagonismo nelle occasioni che il quotidiano ci offre. Se facciamo per Dio ogni cosa e con umiltà di cuore, ci consegneremo alla gioia che scaturisce proprio quando abbiamo fatto tutto per il Signore! Una gioia che nessuno può infrangere, perché è avvolta dal nascondimento!

3 Cerchiamo di andare a Dio con cuore integro, attento agli altri, paziente e ricco di compassione con una parola educata, mite, materna. 

4 Impegniamoci a rendere la nostra preghiera attenta ai figli di Dio: ai giovani, ai soli, ai lontani dal Signore, alle famiglie oggi così attaccate dallo spirito del male, ai Sacerdoti, alle anime consacrate, alla Chiesa, alle donne che si trovano in quel delicato momento in cui devono decidere per la vita o per la morte di una nuova creatura. Quando popoliamo la nostra preghiera dei figli di Dio, essa non rimane mai sterile, ma diventa fortemente feconda, perché il Signore attende che ci carichiamo dei pesi gli uni degli altri.

5 Manteniamo la calma, soprattutto quando veniamo attaccati, lasciando capire con mitezza che non abbiamo nulla da difendere, neppure noi stessi; e il nostro interlocutore capirà l’assurdo di esserci nemico! Scegliamo un giorno nella settimana in cui pregare e offrire per le persone che possono esserci avverse.

6 Tiriamo fuori dal nostro scrigno interiore le cose belle, i doni che il Signore ci ha elargito, i talenti ricevuti e spesso dimenticati! Chiediamo al buon Dio di aiutarci a trafficarli nella nostra quotidianità e faremo quel bene che il Signore attende!

7 Concentriamo la nostra attenzione sulla preghiera, perché non sia solo un esercizio delle labbra, ma che lasci sgorgare l’energia che viene dal cuore, ossia il pregare amando!

Suor Lina Iannuzzi