QUARESIMA: TEMPO SANTO! – Quaresima 2016

PROGETTO ANIME RIPARATRICI

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi

Cellulare: 333 95 31 599 dalle ore 9 alle 12 e dalle 20 alle 22

Sito ufficiale Atto d’Amore: www.preghiamoperilmondo.org

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Febbraio 2016

QUARESIMA: TEMPO SANTO!

O silenzio, o quiete! Tu sei la madre della commozione, lo specchio dei nostri peccati. Tu ci conduci alla penitenza, fai scendere lacrime sul nostro volto e salire le nostre suppliche. In te abita l’umiltà. Grazie a te l’anima diventa luce. In te gli angeli ci istruiscono. Da te discendono la dolcezza e la pace per gli uomini. O silenzio, o quiete! Tu illumini la mente, scruti i nostri pensieri, ci aiuti a riconoscerci… Sei la madre della preghiera, sei tempo da dedicare alla lettura. Dai forza nel digiuno, metti a freno la lingua, liberi dall’intemperanza… liberi dalla preoccupazione. Silenzio, volo segreto dell’anima nel profondo di noi stessi: ecco ciò che fa nascere il timore di Dio e la purezza. Questo slancio dell’anima nel nostro profondo è la perenne preghiera dello spirito: Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me! Figlio di Dio aiutami!

                                                    Teodora (eremita del IV secolo)

AMATISSIME ANIME SCELTE DA DIO!

Sono in mezzo a voi con la tenerezza di una madre: tutti amo, a voi penso, per voi prego, per tutti offro! 

In questa Quaresima, vorrei che fossimo in tanti a generare incontri fecondi nella vigna del Signore! Impegniamoci a entrare in questo tempo santo, come poveri peccatori, chiedendo perdono per gli obiettivi mancati, per le beatitudini tradite, per il bene non realizzato oppure fatto con mancanza di amore! Signore, pietà per il nostro tempo rubato al Tuo Amore e alla Tua gloria!
In questo periodo, cerchiamo di ricordare le parole di San Paolo: “Dunque, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio” (1 Cor 10,31).

Come dare gloria a Dio? Certamente con il proprio zelo, la testimonianza del nostro credo, la carità nelle parole e nelle opere, ma diamo gloria a Dio anche vivendo e amando la verità che ci fa fuggire le doppiezze, la maldicenza, il comportamento non retto davanti a Dio e agli uomini. Si dà gloria al Signore quando facciamo nostri i Suoi interessi, quando in Chiesa sappiamo metterci alla Sua presenza con decoroso rispetto e attenzione, in silenziosa preghiera che ci fa evitare l’abituale e comune chiacchierio che disperde gli animi e rende meno attenti e dignitosi nella Casa del Padre. Davanti al Signore dovremmo essere persone oranti, dimentiche di sé, in devoto raccoglimento, perché la Casa di Dio è Casa di preghiera! (Mc 11,17). 

Quando dare gloria a Dio? In ogni momento! Prendiamo la stupenda abitudine di andare a Lui in piena umiltà e fiducia, offrendoGli il nostro quotidiano. Proviamo a fare un salto di qualità, offriamo i nostri peccati con quelli delle moltitudini. OffriamoGli ciò che siamo con le nostre ore pesanti, i nostri giorni travagliati, le nostre insicurezze, le incomprensioni, le patologie che mettono a dura prova il nostro cammino e il nostro organismo! Gli esprimiamo così la nostra piccolezza, la nostra fragilità con tutto il male che ci seduce, perché contiamo sul Suo aiuto… e con l’offerta di quanto viviamo e siamo, Egli continuamente può salvarci con il Suo Amore di Padre!

Noi, anime riparatrici, dobbiamo essere i piccoli sacerdoti del mondo, con un programma ben definito: amare e lodare Dio in ogni giorno, in ogni ora, in un perenne stato d’offerta per la gloria del Padre e in riparazione del male che c’è nel mondo! Egli attende il dono del nostro cuore, dei nostri sforzi, della nostra giornata, così come essa si presenta. Proviamo ad adoperarci unicamente per Lui, perché la Sua gloria, in Gesù e con Gesù, possa essere piena! 

Fissiamo qualche ora di silenzio nella nostra quotidianità: un silenzio da tramutare in preghiera che porti a pensare e ad amare Dio, in atteggiamento di riconoscenza e di adorazione. Prendiamo l’esempio della persona innamorata, tutta presa semplicemente ad amare senza tante parole! Il curato d’Ars, della sua preghiera, diceva: “Lui mi guarda ed io Lo guardo…” ed è la più grande preghiera contemplativa fatta di sguardi d’amore, di offerta adorante in cui si riconosce il nostro nulla e ci si affida a Dio in pienezza di fede che cerca e vuole la Sua gloria. Sant’Ignazio di Loyola diceva: “Ad maiorem Dei gloriam!” (Ossia, tutto per la gloria di Dio).

Quando ci mettiamo in orazione cerchiamo di accendere la nostra interiorità, perché senza fuoco nel cuore non è possibile seguire il Signore! Rivolgiamo la nostra preghiera alla Vergine Maria, perché disponga i nostri cuori e le nostre menti! Dobbiamo essere attenti e impegnati a saper tenere viva la fiamma che lo Spirito Santo ha acceso dentro di noi, perché “Lo Spirito viene, dove è amato, dove è invitato, dove è atteso!” (San Bonaventura). Dobbiamo avere molta cura nel far crescere in noi il bisogno di Dio, per disporci ad un colloquio filiale con Lui in semplicità di cuore!

Siamo chiamati a vivere un rapporto personale insostituibile con il Signore: questo rapporto dev’essere lo spirito di preghiera, il saper stare con Lui che ci ama e ci salva continuamente! Chiediamoci: com’è la nostra preghiera? Come cerchiamo il Signore? Come spendiamo il nostro tempo con Lui? Invochiamo lo Spirito Santo che è il Maestro della preghiera, perché rinnovi le nostre anime e susciti in noi la preghiera!

QUARESIMA: LA SOFFERENZA DI GESU’

Soffermiamoci sulla solitudine di Gesù in questo tempo santo. Nel Suo straziante dolore, intorno a Lui si crea il vuoto: tutti Lo abbandonano. Giuda è il primo, poi gli Apostoli, Pietro, le folle e, alla fine, il misterioso abbandono del Padre! Ai Suoi tormenti fisici, si aggiunge lo strazio del Suo Amore tradito! I Santi dicono che Gesù in quei momenti vide e subì anche l’abbandono di quanti, nei secoli successivi, l’avrebbero abbandonato! Forse c’ero anch’io, mio Dio, pietà di me!

Pensiamo alle forze del male che si scatenano contro Gesù… Egli, l’Uomo giusto, passa per le strade della Palestina, facendo e annunciando unicamente il bene! Parla solo di amore, si china sui sofferenti, dona speranza, compie guarigioni sugli ultimi della terra, ma l’odio e la malvagità si scatenano contro di Lui in maniera feroce: senza giustizia, senza pietà e senza misura!

Gesù, Figlio Dio, dona a noi la luce
per comprendere la profondità del Tuo Amore!
Tu, Figlio del Padre, che hai voluto sposare
l’umanità, donaci la capacità di saper ricambiare
con il nostro povero e fragile amore, debole e
misero, sì, perché molto poco sappiamo dare…
ma è l’unica risposta che Tu brami ardentemente da noi!

IL NOSTRO IMPEGNO QUARESIMALE

Revisione a fine giornata:

1 Con la mia parola ho offeso qualcuno?

2 Pratico in famiglia e al lavoro quel garbo che facilita la comunione? 

3 Ho risposto positivamente al bene che potevo fare? Ho colto dove è passato il Signore, presentandomi occasioni favorevoli per compiere azioni buone?

4 Ho cercato di andare a Dio nella mia giornata con il pensiero, la preghiera, la lode e il ringraziamento? 

5 Mi sforzo di avere un cuore clemente capace di perdonare i torti subiti? 

6 Faccio unità intorno a me o divido? Il Signore attende Comunione!

Ci esamineremo con umiltà, chiedendo perdono per le mancanze riscontrate, cercando di aderire alla voce della Grazia che ci sollecita a compiere quel bene che il Signore attende. Qualunque cosa il cuore possa rimproverarci ricordiamo che dove abbonda il peccato, là sovrabbonda la Grazia; e se la coscienza c’inchioda, offriamo le nostre mancanze, il nostro peccato. Egli guarda con Amore Infinito il peccato dell’uomo e lo assume su di sé, perché il Suo amore è più grande del nostro peccato!

PROPOSITI

1 Prepariamo il cuore alla luce di Dio per affrontare il giorno seguente nella piena adesione alla Sua volontà. 

2 Quando recitiamo il Padre Nostro, “nel pane quotidiano” che invochiamo, soffermiamoci a chiedere al Padre, il pane dell’accettazione della Sua volontà, il pane dell’umiltà, della carità, della cortesia; il pane della mitezza a imitazione del Cuore di Cristo che fu “mite e umile di cuore” anche nella dolorosa passione! 

3 Cerchiamo di piacere a Dio con un amore altruista perché la prima virtù, il primo impegno che ci chiede il Signore, è la carità!

4 Impegniamoci ad essere per il Signore “L’accogliente Betania.” Come Marta e Maria restiamoGli accanto con spirito filiale, con spirito di famiglia, di accoglienza, di ascolto della sua Parola!

5 Combattiamo la preghiera abitudinaria che ci lascia senza amore e senza impegno personale! Stiamo parlando con Dio e noi siamo scialbi, vuoti, lontani…!

6 Sforziamoci di acquistare lo spirito di raccoglimento. Non è difficile, occorre esercizio, ma se invochiamo la Vergine Maria, saprà fare di noi delle anime silenziose e concentrate in Dio.

7 Vestiamo i nostri giorni, in questa Quaresima, con gesti concreti di tenerezza e gentilezza… essi sono il fiore della carità.

Suor Lina Iannuzzi