MESSAGGIO DI GIOIA CHE ALIMENTA LA NOSTRA FEDE! – Pasqua 2015

PROGETTO ANIME RIPARATRICI

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi

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PASQUA 2015

LA PASQUA DI GESÙ COME MESSAGGIO DI GIOIA
CHE ALIMENTA LA NOSTRA FEDE

A voi tutti, auguri, con la gioia del Risorto che ci fa vivere questi giorni nella letizia e nella gioiosa pienezza affettiva delle nostre famiglie.

Stiamo celebrando, come tutti gli anni, la Pasqua del Signore. Essa si anticipa con la risurrezione di Lazzaro e al tempo stesso ci fa capire che risorgere per Gesù non è impossibile! Infatti, chi ha ascoltato le Sue parole racconta di averlo sentito dire: “Sono contento che io non sia stato là, perché voi crediate!”. Egli non va da Lazzaro appena riceve la notizia della sua morte, lascia passare ben quattro giorni! Questo ci fa capire che i tempi di Dio non sono mai i nostri, ma la salvezza arriva comunque, e arriva sempre!

La morte che noi viviamo, Gesù l’ha vinta con la risurrezione di Lazzaro e con Se stesso! Andiamo a Lui e proclamiamo la nostra esultanza, la gioia di appartenerGli, perché la salvezza è a noi vicino, la tocchiamo quasi con mano. È un mistero grande, San Paolo lo dice: “Perché se con la tua bocca proclamerai: “Gesù è il Signore!”, e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo” (Rm 10,9).

Allontaniamo l’umana fragilità che intristisce, rende cupi e travolge nel baratro del nulla! Lasciamo che sorga in noi la gioia, la letizia, perché Gesù ha mirabilmente trionfato sulla morte e ha redento il mondo!
Invochiamo la Vergine Maria, perché doni alla gente la capacità di saper annunciare con le opere e con la vita che “Gesù è il Signore a gloria di Dio Padre!” (Fil 2,11).

In un contesto storico, in cui gli interrogativi sono tanti, sento che siamo solo poveri strumenti bisognosi di toccare con mano la nostra povertà, ma possiamo sempre andare verso una vita carica di luce, trasfigurata dalla Risurrezione del Signore che è la nostra Fede e la nostra Speranza cristiana. Immergiamoci nella luce del Risorto, perché è Lui che ci dice: “Voi siete la luce del mondo…” (Mt 5,14). ChiediamoGli di accendere i nostri cuori con il fuoco della Sua Carità, di avvolgerci con la Sua luce, perché impariamo a far risplendere nelle tenebre del mondo la Sua Presenza sempre viva fra noi e impegnata a sanare, pacificare e redimere.

Sento le tenebre che avvolgono il nostro momento presente, come un’ora pasquale e in preghiera chiedo: “Vestici, Signore, della Tua luce, dei Tuoi meriti e cammineremo nei Tuoi sentieri da veri figli della Tua luce!”.

Il nostro tempo è stanco, senza valori, ma se riusciamo a guardarlo con un’ottica di fede, scopriremo il sapore di eternità che ogni epoca racchiude. Portiamo a Dio i Suoi figli vicini e lontani con l’umile consapevolezza di poter essere nella Chiesa solo una semplice carezza per la famiglia umana.

Cerchiamo di andare incontro al Signore Risorto come bambini gioiosi e stupiti. Non stanchiamoci di offrire le nostre giornate, i nostri affanni, il malessere fisico, quando c’è. Rimaniamo in stato di offerta in ogni ora, in ogni istante della nostra giornata, perché vogliamo essere dei piccoli sacerdoti del mondo e per il mondo!

In questo stato di offerta, il Signore ci farà capire sempre meglio che la Messa e l’offertorio non si compiono solo in quel quarto d’ora, ma è l’intera giornata; è la quotidianità che diventa offerta e altare! Se impariamo a celebrare i nostri momenti fugaci con l’offerta orante, con l’amore che il Signore accende nei nostri cuori, la nostra vita può diventare una liturgia di gioia, di preghiera d’intercessione e di riparazione per un mondo nuovo per le future generazioni.

Stiamo celebrando la Risurrezione del Signore. L’annuncio pasquale insieme al creato sveglia l’artista che in qualche modo tutti ci portiamo dentro. È tempo di gioia, di festa… la stessa natura è vestita con l’abito più bello e la vediamo esplodere con il suo splendore che il Signore le ha donato.
Tutto il creato si armonizza con la Pasqua, e annuncia che il Signore è vivo e che la sua Presenza brilla in mezzo a noi. Egli permette che il creato, nella sua bellezza, ci parli della Sua Presenza viva e operante, per cui diventa importante annunciarla e proclamarla.

Dovunque, mio Sole Divino, Ti fai Presenza, mentre Ti cerco senza stancarmi, perché ho sete di Te, come Tu hai sete dell’amore dei Tuoi figli. Allora vado a far mio il dolore degli uomini per presentare a Te, sull’altare del mondo, il nostro “fascetto di mirra” (Cantico dei cantici) perché, di tutti noi, Tu abbia pietà!

Carissime anime, che solo il Signore ha scelto per una vita donata, sento che il mondo è aggrappato alle anime sante, perché la città è salva solo per i pochi giusti… (Genesi 18). Un passo nel Nuovo Testamento dice: “Non devastate la terra, finché ci saranno dei santi”. Sì, è quello che dice Dio ai cavalieri dell’Apocalisse. È la nostra responsabilità nella comunione dei santi! Dobbiamo credere per chi non crede e pregare a nome di tutti, perché quando lo facciamo la preghiera assume un valore che non permetterà alla terra di essere distrutta.

Signore che ami i Tuoi figli, dona alla Chiesa la gioia di ricondurre a Te i Tuoi figli dispersi!

Suor Lina Iannuzzi