GIORNATA DELL’AMMALATO – Febbraio 2015

PROGETTO ANIME RIPARATRICI

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi

Cellulare: 333 95 31 599 dalle ore 9 alle 12 e dalle 20 alle 22

Sito ufficiale Atto d’Amore: www.preghiamoperilmondo.org

E-mail: preghiamoperilmondo@yahoo.it suorlina@preghiamoperilmondo.org

GIORNATA 

DELL’AMMALATO

11 FEBBRAIO 2015

La Riparazione ci educa a fare qualcosa per tutti i popoli della terra. Come non pensare alle tragedie del momento presente? Allarghiamo le nostre braccia sul mondo e invochiamo la Divina Misericordia, che abbia pietà di tutti. Offriamo a Dio il nostro quotidiano, perché le nostre azioni e le nostre preghiere diventino sacramento di amore e di pace per l’umanità. Preghiamo la preghiera dell’Atto d’Amore che il Signore ha donato proprio per questo nostro tempo così tormentato. Poniamoci in ginocchio a baciare la terra come atto che invoca da Dio la Sua benedizione sul mondo.

Carissime Anime Riparatrici,

dopo la calda atmosfera del Dio Bambino fra noi, eccoci a solennizzare e a dare rilievo alla Giornata del Malato! È una tappa importante per noi che crediamo: dove c’è la sofferenza lì c’è il Signore!
Sono qui accanto a voi sempre carica di affetto e tenerezza che chiede a Lui di inondarvi di Grazia e di benedizione.

Sappiamo che i Santi maturano nella città di Dio che è sulla terra, ma dobbiamo essere convinti che sono sempre coltivati, resi belli e imitabili nelle serre dello Spirito Santo. A volte sono nascosti, sconosciuti, anche scomodi, perché seguono una rotta che non è quella del mondo, ma semplicemente dello Spirito di Dio! Anche noi, con il Suo aiuto, possiamo metterci sul loro cammino, se impariamo a vivere il Vangelo e a trasformare il nostro quotidiano in liturgia di servizio, di offerta e di amore per il Signore!

Come sarebbe bello, nobile e santo se permettessimo allo Spirito Santo di trasformare in canto di lode, il pianto che ciascuno di noi si porta dentro perché solo Lui può trasformare in un’armonia il lungo patire di una persona! Lui solo sa asciugare ogni lacrima e sa mettere nel cuore provato, la forza dell’accettazione e dell’offerta che purifica, rinnova e redime.

Sono certa che solo chi ha sofferto nella vita, sa diventare forza trainante per gli altri; così pienamente credo: chi ama di più, sa essere luce per chi è nelle tenebre e colui che ha il cuore limpido, oh, come riesce a indicare la strada per chi si trova nello smarrimento!

Carissime Anime Riparatrici, nel nostro cenacolo virtuale, in cui gli iscritti hanno quasi raggiunto mille adesioni, sento che c’è una particolare benedizione di Dio, perché la vostra presenza orante nella Chiesa mi fa dire: – Il Signore ci conduce per “Preparare i granai per il Cielo” -. Sento che il nostro grido d’amore al Padre che chiede “pietà” per il mondo è così urgente che lo Spirito lo suscita in noi e mai come in questo momento di crisi economica, di persecuzione in cui i figli di Dio sono ancora uno contro l’altro, come se la storia nulla ci avesse insegnato! 

MIO DIO TI AMO! ABBI PIETÀ DI NOI E DEL MONDO INTERO!”

Questa preghiera è per me come una sfida per il nostro tempo flagellato anche da calamità naturali! Preghiamola con costanza, con fede e amore, con cuore ardente e il Signore, grande e ricco di Misericordia, saprà donare ai Suoi figli, giorni migliori!

Carissime anime a cui è stato dato un cuore che palpita per la Chiesa e per il mondo, vi porto tutti nella mia povera preghiera, ma in questo scritto mi rivolgo soprattutto a chi porta il peso di una patologia: siamo fatti per la serenità e la gioia, ma tante volte accade che veniamo attaccati dalla sofferenza! È il grande Mistero che non capiremo mai, ma se impariamo a viverlo in Cristo e con Cristo, esso saprà illuminarci e potrà diventare mezzo che si fa dono per la Chiesa, per la nostra famiglia e per il mondo!

Sono certa che se ogni malattia venisse offerta, se diventasse dono al Signore per la salvezza dell’umanità, non sarebbe più una sconfitta, ma diventerebbe con Gesù e in Gesù, una realtà che va a sconfiggere il peccato del mondo!

Credo che ogni sofferenza ha un grande ruolo nella vita dell’uomo, perché spesso riesce a piegare la prepotenza; disarma chi si sente particolarmente sufficiente e apre il cuore alla comprensione, alla gratuità fraterna, ma ciò che è più bello e importante per me, è l’essere portati dal dolore a contemplare le piaghe del Redentore Risorto per noi. Alla Sua scuola impariamo il valore salvifico del dolore e quasi sempre, quando ci sorprende la malattia, diventa per noi: “Pedagogia di vita!” Essa è l’arte che insegna la riconoscenza verso Dio per tutti i giorni in cui siamo stati bene e magari non ci siamo ricordati di Lui! È l’arte che insegna a riconoscere i doni ricevuti e spinge a pregare per quanti si trovano nella prova, ma soprattutto aiuta a ridimensionare ogni nostro problema, che a volte sembra insormontabile!

La sofferenza non è mai vana, CREDIAMOLO! Non viene mai per caso e se è vero che chi soffre deve ricevere e ringraziare chi lo aiuta, è anche vero che di chi soffre tutti abbiamo bisogno! Anzi dobbiamo dire “grazie” agli ammalati e riconoscere il dono del loro servizio che è insostituibile, perché nell’ordine spirituale della dimensione dell’opera della Redenzione serve, con Cristo e in Cristo, alla salvezza dei fratelli!

Ogni ammalato è per me come se avesse una missione da compiere: offrire con Gesù per il bene di tutti! Con la certezza che dopo la sofferenza ci sarà il trionfo, proprio come Gesù! 

Il grande Paolo VI diceva: ”Il dolore è sacro e il malato è un consacrato”. E aggiungeva: “Voi ammalati potete ottenere ciò che i potenti della terra non possono ottenere!”

Suor Lina Iannuzzi