NASCE GESÙ IN UNA GROTTA… – Natale 2011

PROGETTO ANIME RIPARATRICI

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi

Cellulare: 333 95 31 599 dalle ore 9 alle 12 e dalle 20 alle 22

Sito ufficiale Atto d’Amore: www.preghiamoperilmondo.org

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SANTO NATALE 2011

Il Verbo di Dio, fatto uomo, venne ad abitare la terra e l’Apostolo Giovanni da 2000 anni ci dice:

“Vi annunziamo ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo visto e abbiamo contemplato, ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia Il Verbo della Vita!” (1 Gv)

Carissime sorelle e fratelli amati
e desiderati da Cristo Signore!

Vi giunga il mio saluto festoso, colmo di gioia che mi fa dire con animo ardente: Buon Natale! Anche in voi la gioia sia piena e trabocchi di amore per la vostra famiglia e per le famiglie di tutto il mondo!

Sento per voi un affetto speciale che è un legame che ci congiunge e ci porta a Dio. Al tempo stesso avverto fortemente che siamo formati e coesi dall’Amore di Dio che fa di noi una forza per il bene della Chiesa e del mondo!

Egli porta avanti questa nostra barca dal 2004 e, con Lui e in Lui, ho intrapreso questo viaggio che è stato per me l’inizio di un giorno nuovo. Mi sembra di camminare in una continua “Novità di vita” bella eppur faticosa, gradevole e sorprendente, gravosa e affascinante, perchè la gente affluisce… la riparazione è capita, cercata e condivisa.

Ogni giorno il Signore dona un incremento nuovo di anime che si aggregano a questa cordata d’amore e di offerta per la Chiesa e per il mondo!
Che dire? Tutto è di Dio, tutto viene da Lui e al Suo Amore di Padre offriamo la fatica e l’entusiasmo per un mondo migliore.

Carissime anime, figlie/i prediletti del Padre, Dio ci ama e ci manda per essere strumenti che stringono l’umanità in una siepe fatta d’offerta e d’amore.

È bello e stupendo vivere per gli altri, offrirci ogni giorno, perchè riconoscano il Signore; offriamo a Dio questo anelito che solo il Suo Amore ha messo in noi e chiediamoGli che se ne prenda cura, che ci doni l’ardore, la speranza e l’audacia di fronteggiare il peccato con l’amore e il dono di noi stessi.
Siamo solo poveri pulviscoli di Dio ma, tenacemente aggrappati a Cristo Signore, noi possiamo essere quel grano che sazia la fame dei cuori smarriti del nostro tempo!

Carissime/i, il Natale è ormai prossimo. Questo felice e gioioso evento ci pone dentro un canto di festa insieme a quell’atmosfera di famiglia, in cui il cuore esige gesti di bontà e di altruismo che lo appaghino e lo riscaldino di gioiosa carità.

Venne fra noi il Verbo della vita in grande povertà e umiltà per raccontarci la grandezza del Suo AMORE. Se noi riusciamo a capirlo e a captarlo, ecco che possiamo rispondere all’Amore di Dio, che tutto ha dato per salvare ogni uomo. 

Il Suo è un Amore che non tiene conto dei nostri limiti e fragilità. Egli attende e invoca solo la nostra risposta per riempirci della pienezza del Suo Amore, il solo capace di riequilibrare il mondo e le famiglie distrutte! Tutto il Mistero del Natale ha carattere di “Epifania”, ma i contemporanei del Figlio di Dio non Lo riconobbero. Coloro che erano i destinatari della “Promessa” furono lontani, scettici, tenacemente delusi e convinti che il Messia dovesse essere una persona importante e, pur sapendo molto di Lui, rimasero chiusi, freddi e avversi!

È la storia dolorosa di Gesù che venne a soffrire per la nostra salvezza! È calda questa festa della Natività di Dio. Essa avvolge e coinvolge nel Suo disegno d’Amore perchè vuole tutti salvi.

Venne Gesù fra noi non per toglierci le nostre pene, ma per condividere la nostra condizione umana e soffrirla fino a morire.

Nasce Gesù in una grotta, a Betlemme, che vuol dire “Casa dl pane” e in quella grotta sentiamo che si erge una cattedra di vita perchè è là che ci è insegnata l’umiltà, la disponibilità, l’accoglienza che si veste di carità per chi è nel bisogno.

Bellissime le parole che Paolo VI pronunciò a Nazareth, nella sua visita in Terra Santa. Questo grande Papa, nella sua saggezza e umiltà, diceva: “Oh, come vorremmo ritornare fanciulli e metterci a questo sublime scuola della famiglia di Nazareth!” Fu proprio all’ombra di Giuseppe e di Maria che Gesù imparò ad essere uomo. 

Ci aiuti la tenerezza del Dio Bambino a farci prossimo con quelli che ci sono accanto e ci accompagni sulle strade sassose del dolore, perchè diventino fari di luce per noi e per gli altri.

Il nostro impegno di vita per un Natale che splenda di fragranza d’amore: caricarci di gentilezza e di disponibilità, di servizio e di gratuità perchè l’amore che Dio ha messo nei nostri cuori risplenda in pienezza in ogni nostro gesto e parola.

Chiediamo a Maria di donarci l’abito della carità che è capace di accorgersi del bisogno dell’altro: sarà l’anziano che nel mezzo di trasporto ci sollecita a trovargli un posto, oppure la persona che si affatica con un carrello o una borsa troppo pesanti per lei, cui possiamo donare aiuto e disponibilità fraterna. Volgendo ancora lo sguardo intorno a noi scorgeremo persone che soffrono… sarà il vicino che ha una famiglia in frantumi, un lutto, una malattia. Dovunque possiamo portare un gesto di amicizia, una parola che conforta, un saluto che scalda il cuore, una visita per condividere il dramma di un cuore nell’ora della prova! Dobbiamo essere lampade che brillano e riscaldano nel gelo della notte del nostro mondo! Ci aiuti Maria ad essere un grato servizio di amore per i vicini e per i lontani.

Suor Lina Iannuzzi