FESTA DI CRISTO RE – 25 Novembre 2007

PROGETTO ANIME RIPARATRICI

Suor Lina (Michelina) Iannuzzi

Cellulare: 333 95 31 599 dalle ore 9 alle 12 e dalle 20 alle 22 
Sito ufficiale Atto d’Amore: www.preghiamoperilmondo.org 
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FESTA DI CRISTO RE

25 Novembre 2007

Carissime Anime Riparatrici

Fra qualche giorno è la FESTA DI CRISTO, RE DELL’UNIVERSO e vorrei tanto invitarvi a magnificare il Signore, con la nostra vita e con la nostra lode, in questa solennità.
Fra un po’ inizia l’Avvento per il rito romano, è il tempo liturgico che precede il Natale del Signore. In questo periodo cerchiamo di intessere le nostre giornate di piccole rinunce, ma soprattutto spendiamo il nostro tempo in una lode di amore e di impetrazione al Padre, che ci fa dire:

Mio Dio, Ti amo! Abbi pietà!

E più lo ripetiamo – questo “grido d’amore” – più il nostro “Momento Presente”, il nostro quotidiano viene innalzato e santificato. In questa semplicissima preghiera c’è tutta la nostra piccolezza bisognosa di Dio e c’è l’atto d’amore per Dio, che diventa vita per noi e riparazione per tutti i delitti che ci sono nel mondo.

Invochiamo Maria, perchè venga a ripetere con noi questa preghiera e ci doni un cuore pieno di amore mentre la recitiamo. Perchè è solo con l’amore, quello vero, che tale preghiera viene accettata e gradita dal Padre per il bene del mondo.

Tutte le volte che penso a voi, me ne rallegro e prego per tutti perchè stiate bene, perchè il Signore vi doni quella serenità e pace interiore, da cui possiamo ottenere gioia e consapevolezza di fede che il nostro travaglio, fisico o morale che sia, un giorno finirà e la nostra gioia sarà veramente piena.

Tutto finisce quaggiù, perchè la sofferenza si cambierà in gioia, il dolore cesserà e cesseranno tutte le prove della vita. Entreremo così nella gioia del Risorto e diventeremo, finalmente, una cosa sola con Lui, che ci ha riscattati con il prezzo della Sua dolorosa Passione.

L’uomo è chiamato alla gioia, alla bontà, al dono di sè, alla fraternità, ma la quotidiana esperienza di tantissime forme di sofferenza e di dolore sembra che lo impediscano, per cui occorre lottare per appropriarci del diritto dei figli di Dio, che cercano quella serenità capace di fare di noi delle anime abbandonate all’azione salvifica di Dio.

Qualsiasi tipo di sofferenza può sempre fare di noi, tramite Cristo, dei trasformati dalla Grazia, che trovano nel proprio dolore e nei propri crucci, la vocazione ad amare di più per sè e per gli altri e quindi a partecipare all’Infinito Amore di Dio per tutta l’umanità. Soffriamo in modi diversi, ma ogni tipo di sofferenza, se è offerta, può diventare in Gesù e con Gesù, motivo di riscatto e di redenzione per molti.
Tutti possiamo in Gesù…. Egli è la nostra guida, il Dono supremo da cui scaturiscono tutti i doni di Dio a noi povere, fragili creature, bisognose continuamente di salvezza.

Vi raccomando di cibarvi di Gesù, di ricevere l’Eucarestia il più spesso possibile. È il Sacramento che ci dà vita, che ci santifica, che ci dona amore e forza nel nostro pellegrinaggio terreno. È questo il Pane della vita, di cui abbiamo bisogno “per essere santi e immacolati nell’Amore”.
Sia Gesù in voi, siate voi in Lui fino all’effusione della vostra vita con la vita di Gesù.

“Sia nella vostra mente lo splendore della fede, della speranza, della carità, che tutto copre e mai delude… per questo giudicate, amate, ragionate, fate tutto secondo l’insegnamento di Cristo”.
Dovremmo fare nostre le virtù tipiche di Gesù, che si presenta a noi sempre mansueto e umile di cuore.

Quando vi scrivo ho sempre l’impressione di essere seduta accanto a ciascuno di voi e parlarvi di cose nostre, di cose autentiche che ci riguardano.
Penso a tutti voi e ogni vostro problema riempie la mia preghiera di intercessione al Padre.
Sono sicura che la sofferenza ci farà splendere come astri nel mondo! Essa è una cattedra da cui ci vengono insegnamenti di vita e, a questa cattedra, sono cresciuti i Santi, le anime di Dio, coloro che hanno saputo fare della sofferenza una risorsa d’amore, che permette di vedere il bello in quanto possiamo arricchirla di senso.

Il dolore ci inchioda, sì, ma rimane sempre un grande valore che sa renderci più puri e più belli. Ogni sofferenza ci unisce al Sacrificio di Gesù e, in Gesù e con Gesù, noi diventiamo i continuatori dell’Opera di Riparazione compiuta dal Signore.
Nel dolore, Gesù si fa nostro Cireneo: ci porta, ci assume, ci manda ad annunziare che il dolore, la sofferenza morale, le piccole croci di ogni giorno, possono diventare, con il Suo aiuto, il grande panorama in cui cresce e si sviluppa l’amore di Dio e l’amore per ogni figlio di Dio bisognoso di salvezza.

“Alla fine della vita saremo giudicati sull’amore!”. E noi chiediamo al Signore un amore che ci aiuti a interpretare la sofferenza come dono che ci svela Dio e ci apre al senso di Dio. Dio in noi, Dio intorno a noi! Chiarezze d’amore ci sono date e, forse, solo perchè a nostra volta sappiamo donare soprattutto amore!

Quando scrivo parlo innanzi tutto a quelle Anime Riparatrici che sono molto malate; ma chi di noi non ha una spina nel cuore? Ebbene, questa spina la possiamo investire in amore, in offerta riparatrice e lasciare che la Volontà di Dio se ne serva per dare alla Chiesa e al mondo i suoi frutti fecondi.
Investiamo anche il nostro quotidiano donando al Signore anche le cose più banali perchè, se sono fatte con amore e con senso del dovere, possono diventare grandi ed essere per noi un sicuro mezzo di santificazione.

Sono convinta che il Signore sta scrivendo i nostri nomi sul libro della vita: ogni nome è bello, è luminoso, è inconfondibile e porta la firma di Gesù.

Chiediamo a Maria, sempre sollecita verso gli altri, che renda la nostra offerta vera, ricca di amore e piena di opere sante.

Vi stringo al Cuore di Maria e vi offro a Gesù nostro Re, perchè possiate essere santi e immacolati nell’amore, che salva e redime in Lui, Signore nostro.

Vi abbraccio tutti e vi porto nel cuore con sommo affetto e con sollecita gratitudine.

Suor Lina Iannuzzi