Eccomi a voi con il mio saluto affettuoso e grato per tutto quello che fate e che cercate di essere nella Chiesa.
Il Signore, nella Sua grande bontà, guarda a noi e ci rende dispensatori di amore per il mondo e per ogni figlio di Dio.
Se noi portassimo l’umanità al Padre, l’incontro fra Dio e gli uomini può trasformare le coscienze e può dare alla Chiesa uomini nuovi capaci di fede, di amore, di opere buone e sante. Dobbiamo credere nella potenzialità della preghiera perchè è proprio attraverso il nostro dono orante che le coscienze possono essere trasformate dal Signore. (Oh, quante cose belle vorrei dirvi e di quante cose belle vorrei parlarvi!)

Stiamo andando incontro alla Pentecoste, che è la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli raccolti nel Cenacolo. Era la Chiesa che nasceva proprio allora e dopo che lo Spirito apparve ad essi in lingue di fuoco, ecco gli Apostoli che cominciavano a parlare in lingue diverse, che guarivano gli ammalati, che lodavano il Signore con una forza travolgente!
Fu una esplosione di gioia perchè lo Spirito Santo aveva investito quegli uomini della Sua Potenza e del Suo Amore creativo e ci furono frutti copiosi di guarigioni e di conversioni!

Anche oggi lo Spirito è vivo e attuale nella Chiesa; anche oggi opera mirabilmente in noi e su di noi e dove trova un’anima in grazia, che aderisce alla Grazia, Egli non si contiene più, viene ad abitarla e compie in lei cose grandi.
Affidiamo, quindi, le nostre sofferenze allo Spirito santificatore ed Egli fascerà le nostre ferite morali o fisiche e piano piano le guarirà con il fuoco del Suo Amore perchè “Siamo noi la stirpe eletta, il regale sacerdozio di Cristo” di cui parla San Pietro nella prima lettera ai cristiani di allora. Noi gente comune, ma investita dal dardo d’Amore di Cristo; noi i poveri uomini di sempre gestiti dalla Potenza dello Spirito, siamo qui per fare bella la Chiesa, per fare bello il mondo se siamo fedeli ad offrire tutti gli altri uomini al regale Sacerdozio di Cristo!

Noi la gente, a volte, inasprita dal dolore fisico e morale, noi la gente di poca fede, ma il Signore è con noi e ci porta ad una pesca di uomini che dobbiamo purificare e innalzare con la nostra offerta e con la nostra sofferenza donata al Signore per essi!

Sulla parola di Gesù: “Buttate le reti” noi buttiamo la nostra rete di speranza, di fede, di amore ed Egli, il Signore, saprà fare anche di noi dei pescatori di uomini, ma questi uomini dobbiamo guadagnarli a Cristo con la preghiera, con l’offerta, con i Sacramenti, con la sofferenza accettata e offerta come bene prezioso per tutti gli uomini.
Tutto questo ci fa grandi nella Chiesa, ci rende anime giganti che tutto possono perchè tutto amano, tutto accettano, tutto sopportano per amore di Cristo!

Ecco il lieto motivo della carità: carità verso Dio, carità verso gli altri, carità verso sè stessi, che consiste nel fare le cose utili, le cose buone, le cose che piacciono al Signore.
Dobbiamo essere delle anime che, amando Dio, abbracciano tutti gli uomini che ci vengono affidati dalla Divina Bontà. Sì, gli uomini sono affidati alla nostra carità! Carità come preghiera per essi, carità come sacrificio, carità come offerta in cui chiediamo al Signore la conversione dei Suoi figli.
Sia così, Signore, sia così per tutti voi che leggete quanto il buon Dio vuole trasmettervi.

Vi abbraccio e vi auguro una buona Pentecoste, ricca dello Spirito di Dio che viene a noi con amore di Padre.